GENOVA - Bloccata banda di albanesi 'trasfertisti del cacciavite': arrestate tre persone e recuperata refurtiva

Smantellata una cellula criminale operante a Genova e provincia dedita alla consumazione di furti in abitazione

23/11/2018 17:21

La Polizia di Stato di Genova, a conclusione di un’indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha smantellato una cellula criminale operante in Genova e provincia, composta da tre soggetti di nazionalità albanese, dedita alla consumazione di furti in abitazione. Il gruppo è stato individuato a seguito della intensificazione dei servizi sul territorio nell’approssimarsi delle festività natalizie.
 
Personale della Sesta sezione antidroga della Squadra Mobile ligure, impegnata in specifico servizio anticrimine, ha riconosciuto un noto pregiudicato albanese, con numerosi precedenti per furto e spaccio di stupefacenti, concentrando poi le attenzioni su alcuni soggetti sospettati di essere autori di furti in abitazione con cui si incontrava.
 
Le indagini, sotto la direzione del Pubblico Ministero Dr.ssa F. Rombolà, hanno consentito agli agenti non solo di localizzare il covo ove gli indagati si nascondevano ma anche di comprenderne la tecnica criminale. I malviventi, infatti, erano soliti effettuare i loro raid in abitazioni isolate ove riuscivano ad accedere con la tecnica della forzatura degli infissi con l’utilizzo di un grosso cacciavite.
 
Al fine di interrompere l’attività criminale in atto, gli agenti della Squadra Mobile ieri sera hanno intercettato il gruppo proprio dopo aver consumato alcuni furti in abitazione tra Quinto e Nervi. Ingente la refurtiva recuperata, parte della quale nascosta, in itinere, dai malviventi in fuga tra alcune siepi, ove sarebbero poi ritornati nel cuore della notte per recuperala.
 
Con la perquisizione della loro temporanea dimora sono stati recuperati attrezzi atti allo scasso. Elemento caratterizzante tali gruppi criminali albanesi è quello della mirata presenza sul territorio nazionale per il tempo necessario a saccheggiare il più alto numero di abitazioni; gli arrestati, oltre a vantare numerosissimi precedenti di polizia, erano giunti in Italia da pochi giorni e, in particolare,  nel capoluogo ligure, vi si sarebbero fermati per diverse settimane, salvo poi inter scambiarsi con nuovi componenti provenienti dal paese delle aquile, al fine di ridurre la capacità repressiva delle Forze di Polizia.
 
La refurtiva non ancora attribuita verrà mostrata ai mass media e verrà a breve analiticamente riportata sul sito www.poliziadistato.it nell’apposito spazio dedicato alla refurtiva.

c.s.

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