GENOVA - Torna agli antichi splendori la statua del Duca di Galliera

Raffaele De Ferrari torna a guardare il mare dalla sua Genova. Oggi il monumento è stato riconsegnato alla città

19/11/2018 16:48

Raffaele De Ferrari, duca di Galliera, torna a guardare il mare della sua Genova. Lunedì 19 novembre  il monumento bronzeo realizzato da  Giulio Monteverde nel 1896,  dopo un intervento quasi decennale di restauro, finanziato dal Comune con il contributo del Ministero dei beni e delle attività culturali., è stato restituito alla città e collocato al fondo di via Corsica. Una scelta diversa da quella originaria -  a fianco del Palazzo del Principe, in asse con la nuova Stazione Marittima -, ma  che crea una continuità con il monumento, sempre di Monteverde, alla consorte di Raffaele De Ferrari,  Maria Brignole-Sale, la Duchessa di Galliera, che si trova nei giardini dell’Ospedale che ne reca il nome.
 
«E’ stato un intervento di restauro molto impegnativo – commenta l’assessore alle Manutenzioni, Paolo Fanghella -. La Soprintendenza ha fatto un lavoro incredibile, utilizzando tecnologie molto evolute per restituire alla città un’opera importante e di grande impatto visivo, con i suoi 12 metri di altezza e con peso di 170 tonnellate».
 
Il ritratto del Duca è contenuto in un ovale bronzeo incastonato nell’alto basamento in granito rosa di Baveno. Su questo spicca un colossale gruppo allegorico,  alto quasi cinque metri,  costituito dalle tre figure bronzee della Munificenza, del Genio del Commercio e del dio Mercurio. 
 
Il restauro ha riguardato la ricostruzione delle ali, parte delle gambe e del braccio destro della figura del Genio; alcune dita e  parte della corona la Munificenza; il caduceo del dio Mercurio, e gli elementi architettonici e decorativi applicati - i capitelli, i festoni, le palmette, lo stemma civico di Genova -  al basamento in granito.
 
Una meticolosa ricostruzione virtuale in 3D di tutte queste parti, basata su documenti fotografici d’epoca, ha reso possibile la realizzazione di prototipi positivi da passare alla fonderia, per una successiva saldatura degli elementi ricavati dalla fusione.


c.s.

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